Terminati i festeggiamenti, peraltro davvero contenuti e limitati alla premiazione, rimane in casa Lazio Volley e Sport il piacevole sapore lasciato dalla conquista dell’ennesimo titolo da parte di una società piccola, nata da pochi anni e portata avanti fra mille sacrifici quasi esclusivamente sulle spalle dei soci e di alcuni fedeli e insostituibili amici. Il titolo Under 19 conquistato ieri al PalaFonte contro la Pol. Roma 7 non può non essere condiviso con tutte quelle società che hanno voluto dare la possibilità a loro atleti di vivere momenti che resteranno per sempre non solo nel loro curriculum sportivo, ma soprattutto nelle loro emozioni e nei loro sentimenti. In un ordine che non è né di merito né alfabetico la precedenza deve però essere data alla Pol. Casal de’ Pazzi, al cui nome è anche abbinata la denominazione della squadra Lazio VeS CdP, che ha contribuito con i suoi atleti Cornelio e Frangella; per passare poi al Tor Sapienza da cui sono arrivati vecchie conoscenze come Di Vozzo e Velotta oltre a Carpineti. Fondamentale anche la collaborazione del Giro Volley che ha contribuito con De Petris, dell’Anguillara, società di Paris, al Green Volley che da anni dà questa possibilità a Cacciapaglia. Per ultimi, non a caso, abbiamo lasciato gli amici della Pol. Sempione con cui la Lazio VeS collabora da sempre. Grazie al consolidato rapporto di stima ed amicizia con Claudio Volponi e Michele Barillari e a scambi reciproci, si è consentito a Bucchi, Bureca e Lo Presti di prendere parte sia all’Under 19 che all’Under 18. In questo contesto va dato atto a “quasi” tutte le società di aver mostrato all’inizio massima fiducia nel progetto e nel prosieguo massima disponibilità sull’utilizzo dei ragazzi comprendendo in ciò anche Alessandro Spanakis, tecnico della Serie A2 della Junior Volley Civita Castellana con cui ha disputato la stagione Sacripanti. Fondamentale, come sempre, nel costante contatto e confronto con le società e i tecnici è stato l’operato di Ermanno Piacentini, unico, probabilmente, nella sua capacità di unire il lavoro in palestra a quello di relazione con i colleghi “disponibili”. Un progetto come questo, che la Lazio VeS porta avanti con successo da due anni, non può prescindere, per il bene dei ragazzi, dalla condivisione del lavoro. Purtroppo non sempre è stato così; ma invidie e gelosie, velate o affidate subdolamente ai social, hanno regalato a chi le ha lette sorrisi di grande commiserazione. Sta di fatto che nella bacheca della Società si è aggiunto il terzo titolo in tre stagioni conquistato contro un avversario tutt’altro che facile che ha venduto molto cara la pelle.
Ora, compatibilmente alle esigenze delle singole società di appartenenza, partirà la preparazione alle Finali Nazionali di Bormio (11/14 maggio) dove la concorrenza sarà sicuramente di altissimo livello